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Conoscere Dio al giorno d'oggi, sviluppo e significato della vita.
Metodologia dello Sviluppo Spirituale.

 
Chi può o non può essere consapevole della sua vita con Dio?
 

Vita dedicata a Dio/Chi può o non può essere consapevole della sua vita con Dio?


Chi può o non può essere consapevole della sua vita con Dio?

Le opportunità per le persone durante il Percorso del perfezionamento spirituale sono molto diverse. Questo dipende in primo luogo dalle capacità intellettuali di ogni persona su questo segmento del suo sviluppo evolutivo.

Secondo il criterio di intelligenza tutte le persone possono essere suddivise in 9 gruppi*:


9. Gli Avatar.

8. Profeti.

7. Geni.

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6. Persone ragionevoli.

5. Persone che preservano la «forma umana».

4. «Fisiologicamente stupidi».

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3. Deficienti.

2. Imbecilli.

1. Idioti.


I tre gruppi inferiori sono classificati come ritardati mentali.

Il trio medio è un gruppo di persone che costituiscono la maggioranza delle popolazioni di tutti i paesi sviluppati.

I primi tre sono Quei Pochi Che sono saliti nel Loro sviluppo alla Divinità.

* * *

I ritardati mentali non soffrono per le loro capacità limitate. Il loro stato non è il loro destino (karma), ma il destino dei loro genitori.

Ad esempio, questi genitori non avrebbero dovuto generare i propri figli, loro avevano un compito molto superiore nelle proprie incarnazioni presenti. Ma ha vinto il desiderio egoistico di avere un proprio bambino…

E adesso il bambino è nato. Ed è chiaro che egli è un disabile mentale. Quindi vi è la necessità adesso di una nuova scelta eticamente importante: che fare? Ucciderlo? Lasciarlo ad altre persone? Oppure cercare di aiutare l'anima incarnata nel suo sviluppo evolutivo, nel modo più adatto a questo caso?

Queste anime erano prima in alcuni animali, non ancora abbastanza sviluppati. Ma loro sono destinate, come tutte tali anime, a diventare, in futuro, veri esseri umani e forse nemmeno nell’incarnazione successiva. E adesso sarà utile per loro avere un minimo d’esperienza di vita nei corpi umani.

Oppure il bambino è stato concepito da alcolisti completamente degradati o da altri simili degenerati. Quindi, cosa può fare Dio in queste situazioni? Inviare in questo fango un’anima avanzata spiritualmente?

* * *

Il termine «follia fisiologica» è stato usato nella psichiatria dei secoli 18-19 come opposizione alla stupidità patologica, cioè, di là dalla «norma» generalmente accettata.

In età adulta, i rappresentanti di questo gruppo di solito sono impegnati in attività che non richiedono l'applicazione dell’intelletto sviluppato. È possibile identificarli con le seguenti caratteristiche distintive: la credenza in presagi e predizioni, la dipendenza dalla superstizione, il primitivo divertimento, come, ad esempio, lanciare fuochi d'artificio, essere tifosi del gioco del calcio negli stadi, ma molto spesso una tendenza all'odio verso gli «estranei» su qualsiasi motivo: per il luogo di residenza, per la nazionalità, ecc, basta trovare almeno qualche «scusa» per odiare…

La loro religiosità, ammesso che ci sia qualcuno che glie la insegni, si riduce solo al rispetto meccanico delle «regole» dei rituali e della vita quotidiana, adatti all’ambiente in cui essi vivono. Per esempio, cosa indossare, che tipo d’acconciatura avere, quali movimenti «religiosi» del corpo bisogna compiere… e molto di più. Loro possono diventare molto aggressivi se sapranno che queste «regole» qualcun altro non le esegue. Essi pregano anche all’infinito: «Salvaci! Sii Misericordioso! Perdonaci! Dacci!» Invece di cercare di diventare effettivamente ancora migliori!

Di capire l'essenza degli Insegnamenti di Dio, essi non sono ancora capaci, come non sono ancora capaci di fare un vero sforzo spirituale. Non possono neanche imparare bene a controllare le loro emozioni. Le passioni di egoistici desideri sessuali e gli innamoramenti appassionati possono essere sostituiti in un istante da un odio fortissimo, dall'inimicizia, dai pestaggi e dalle uccisioni.

L’egocentrismo e l'egoismo totale, l'incapacità di capire e prendere in considerazione gli interessi degli altri si manifestano in tutto il loro comportamento.

Loro facilmente commettono ogni sorta dei delitti, soprattutto nel cosiddetto «territorio di casa», cioè sotto la forte influenza di violente emozioni negative.

I tifosi aggressivi delle squadre sportive, i membri delle diverse sette religiose ed anche i membri delle bande criminali sono, per la maggior parte, quelle persone unite dal famoso «effetto della folla», così lo chiamano gli psicologi.

Loro facilmente diventano alcolisti e diventano dipendenti da altri tipi di droghe.

Con i loro crimini rovinano i propri destini. L’abuso di alcool e di droga causa poi il più grande degrado mentale.

Esiste la possibilità di aiutarli? Sì: introducendo delle vere conoscenze sul senso delle nostre vite a partire dai programmi scolastici!

… A differenza del gruppo che è stato descritto, i rappresentanti del quinto scalino sono realmente già in possesso dell’avanzata capacità mentale al livello del funzionamento del chakra ajna [11]. E loro possono compiere con successo un lavoro sociale positivo nei limiti delle acquisite concrete conoscenze professionali. Ma la capacità di un’ampia strategica copertura mentale dei temi vitali o professionali è ancora assente. Ed essi non possono ancora essere dei buoni leader. Mentre possono fedelmente e diligentemente compiere i loro impegni sociali, sotto la guida di un degno leader.

Inoltre, a loro appartiene una caratteristica come la rigida aderenza alle tradizioni e ai modelli del pensiero e del comportamento, innestati in loro da piccoli, l'incapacità di «vedere in modo ampio», «salire al di sopra» del tema o del problema, a rivedere in maniera indipendente, dal punto di vista critico i modelli tradizionali nel loro ambiente sociale, sviluppare le decisioni più razionali di fronte ai problemi.

Nella prospettiva religiosa, di solito queste persone diventano atee o fedeli di concreti orientamenti religiosi. Ma, elevarsi al di sopra della limitazione settaria errata, essi per ora non possono. Come i rappresentanti della fase precedente, essi sono spesso schiavi dei dogmi e delle «regole» e sono fiduciosi nella salvezza, grazie a riti, da loro eseguiti…

La loro religiosità è come un gioco «di religione» per bambini. Perché, per gli impegni seri e di lungo termine del perfezionamento spirituale «da adulto», loro non sono ancora pronti.

Per identificare questa forma di limitazioni intellettuali Juan Matus [10] ha usato Il termine «forma umana»*, in contrasto con la libertà che una persona riceve nel processo di conoscenza diretta dell'Assoluto ben al di là del corpo fisico. Questa è la vita di Colui che non si limita tramite la dipendenza dal mondo materiale e che potrebbe essere acquisita solo se l'altra «forma», che è inerente alla stragrande maggioranza delle persone, sarà abbandonata per sempre. Juan Matus diceva che bisogna cercare di distruggere in se stessi questa limitazione.

«Sii libera! Tanto libera quanto ti permette di essere il Mio Amore!» [5], così Dio Si rivolgeva ad una delle Sue allieve, che era appena passata al livello più alto del suo sviluppo.

Ma dobbiamo capire che il processo della distruzione della «forma umana» in se stessi non può accadere rapidamente. E non tutti i rappresentanti di questo gruppo sono capaci di fare ciò, proprio adesso. Sono capaci solo i «troppo maturi» indipendentemente dalla presente fase del loro sviluppo. Non si può far affrettare gli altri: può essere devastante per loro. La manifestazione esterna caratteristica della prematura distruzione della «forma umana» è una fila di comportamenti inadeguati nella società.

E’ necessario tener conto anche del fatto che una persona prima deve maturare «per un tale passaggio», non solo nella psicogenesi (processo evolutivo dello sviluppo dell'anima), ma anche nella presente incarnazione (ontogenesi). Dopo tutto, «la perdita della forma umana» non è solo un clic dell’interruttore nel cervello, ma una riflessione del raggiungimento del necessario livello dello sviluppo intellettuale.

In ogni nuova ontogenesi l’uomo, se tutto va liscio, all’inizio della vita ripercorre gli scalini dello sviluppo già completati e solo dopo può iniziare ad acquisire quelli nuovi.

Lo sviluppo dell’abilità cognitiva della persona è connesso al funzionamento dei chakra della testa. Il primo di questi due chakra, così come in psicogenesi, anche nell'ontogenesi, che si sviluppa è ajna. Proprio la parte della coscienza, che è associata a questo chakra, permette ad una persona di manifestare le proprie qualità positive sullo scalino 5.

Ma il successo nello sviluppo sullo scalino 6 è determinato dalla maturità anche del chakra sahasrara. Queste persone possono facilmente comprendere, tramite l’intelligenza sviluppata nella psicogenesi (e ontogenesi), tutte le tematiche alle quali loro sono stati interessati. Ciò consente loro di pianificare e prevedere gli sviluppi, rilevare le opportune conclusioni dagli errori, guidare con successo le attività dei loro assistenti.

Nel campo delle conoscenze religiose loro facilmente accettano e comprendono, per esempio, le conoscenze:

— che solo Un Dio esiste per tutti,

— che l'essenza di tutti gli Insegnamenti, inviati alla gente incarnata sulla Terra tramite i Messaggeri del Creatore è unica,

— che i principi dell’evoluzione delle anime, anche sono unici,

— che non esiste, in realtà la trasmissione mistica del collegamento con Dio attraverso il rito della «posizione delle mani» o del «perdono dei peccati» o della «salvezza» attraverso le preghiere fatte da qualcun altro; il Regno di Dio (cioè la Dimora del Creatore), è sperimentabile solo con i propri sforzi dagli asceti spirituali ( Matteo 11:12, Luca 16:16).

E’ proprio dallo scalino 6 dello sviluppo intellettuale, che le persone sono in grado di acquisire il buddhi-yoga.

E solo grazie al buddhi-yoga loro si spostano nel trio superiore dello schema segnato.

* * *

Per acquisire il successo ai più alti livelli, indicati sopra, la persona con il chakra sahasrara avanzato, dovrebbe concentrarsi sulla trasformazione di se stesso nel cuore spirituale crescente al di fuori del corpo materiale.* [9,11]

Proprio tramite il cuore spirituale sviluppato, enorme e raffinato, con le mani della coscienza fortissime, è possibile gradualmente passare alla conoscenza di Dio negli Aspetti dello Spirito Santo, del Creatore e dell'Assoluto.

Durante questo Percorso il guerriero spirituale diventa simile agli Spiriti Santi. Adesso lui è capace di:

— spostarsi tra i loka dello spazio pluridimensionale, acquisire i più sottili di essi,

— inviare da lì il proprio amore-affetto, amore-tenerezza, amore-forza a tutte le altre creature, aiutandole nel loro sviluppo,

— abbracciare gli Spiriti Santi, fondersi con Loro, preparandosi in tal modo per l'ingresso nella Dimora della Consapevolezza Primordiale e per l’Unione con Ella.

Naturalmente, tali capacità non vengono rivelate in una volta: nemmeno in un giorno, una settimana o un mese. Il processo di riavvicinamento al Creatore è graduale, e dura mesi e anni di una vita eticamente irreprensibile.

E Dio stesso indica che una delle Sue regole nel rapporto con gli umani incarnati è questa: Egli (Dio) non dà all’uomo più di quello che la stessa persona concreta rende a Lui.

La persona ragionevole capisce che non stiamo parlando di baciare diligentemente l'icona, di ripetere le preghiere, di cercare di alimentare con il cibo materiale le statuette degli «dei»… Ma stiamo parlando del nostro discorso su come dedicare completamente la propria vita a fare solamente ciò che è buono per l'Evoluzione della Consapevolezza Universale.

Prima di tutto questo significa: diffondere le vere conoscenze su Dio e su come dobbiamo vivere, sapendo della Sua esistenza.

Ma anche l’altra attività per aiutare le persone per la loro giusta esistenza sulla Terra è gradita a Dio. Questo può essere e la costruzione di alloggi, e la fabbricazione di prodotti alimentari biologici, e la medicazione, e la nascita e la corretta educazione dei bambini, e molto altro.

Avvicinandosi con il proprio stato allo stato degli Spiriti Santi e del Creatore, confermandolo e dimostrando la propria dignità per un ulteriore sviluppo, l'asceta acquisisce il diritto di entrare nella Dimora del Primordiale e iniziare il processo dell’Accrescimento e della Fusione con Lui. D'ora in avanti, Lui o Lei fanno Parte del Creatore e diventano i Suoi Rappresentanti sulla Terra in relazione alle persone incarnate.

Ma, nonostante questo, le probabilità di tutti Quelli, che hanno Raggiunto non sono uguali. Sathya Sai Baba a proposito di questo dice così:

«… (Prima) bisogna far crescere la propria intelligenza, la propria capacità di pensare… E solo allora, questa capacità di pensare tramite la coscienza* si collega con la Mia Divina Saggezza!

Così procede l'evoluzione dell'anima. Prima la gente deve imparare ad essere l’amore e crescere in qualità dell’amore. Poi bisogna imparare a donare il proprio amore a Me. Così, pian piano, si acquisisce l’Unione con Me.

Se invece l’uomo non avesse l’amore…, allora non ha proprio niente per unirsi a Me!

In seguito all'amore si aggiunge l’aspetto della forza.

E quando tutte le tue forze dell’anima cerchi di darle e regalarle al servizio per Me*, tu cominci ad imparare l’Unione con la Mia Onnipotenza. Questo è un processo molto graduale…

Allo stesso modo, gradualmente, si può anche imparare da Me il Pensiero Divino.

Perché trovarsi in Me significa essere Me! Il tuo modo di pensare e l'essenza dei tuoi pensieri devono corrispondere a questo. Ti propongo di acquisire un ampio modo di pensare: il flusso delle idee scorre facilmente, senza intoppi e nel silenzio, manifestandosi dal Profondo sul piano fisico. Allora in questo modo si può abbracciare con la propria coscienza non solo le foreste, i campi, i fiumi, i laghi e i loro abitanti, ma anche i paesi, i continenti, le nazioni e le comunità di persone, riuscire a percepire tutti insieme nello stesso tempo e ognuno individualmente.

Sì, bisogna imparare da Me: e amare, e pensare, ed agire! «L’io» inferiore è necessario sostituirlo con «l’Io» Superiore, con il tuo Vero «Io» Divino, Che è consustanziale con «l’Io» Universale di Dio!

… E questo, in realtà non è la fine del Percorso. Chiunque sia diventato con Me l’Uno, continua a crescere già in Me, crescendo e migliorando il Proprio servizio, il servizio all’evoluzione delle coscienze nell'universo.

Quelli di Noi che vengono sulla Terra, incarnandoSi, sono diversi l'Uno dall'Altro. Ma non è che qualcuno sia «più importante» o, al contrario, meno importante… La differenza è che alcuni sono come i giovani germogli appena spuntati su una superficie dalla Base infinita, dall'Oceano del Creatore, mentre gli Altri sono come gli alberi potenti e grandi, che crescono da molto tempo.

Eppure, non importa quanto grande sia Ogni proveniente da Me, Egli è soltanto una piccola Particella del Grande Unico Oceano Primordiale!

… Un Avatar ha sempre qualcosa da insegnare alla gente: perché gli Avatar sono i Flussi diretti dell’Energia Divina del Creatore.

… Ti racconterò come vivono Quelli Che sono diventati Uno con il Padre. Vivono, aiutando le persone a conoscere la loro Natura Superiore. Essi vivono, manifestando il Padre.»

* * *

Tutti Quelli, che hanno Raggiunto, hanno il diritto di non incarnarsi più. Ma non tutti Loro sono d'accordo su questo: la volontà del Grande Amore Sacrificale Li attira verso l'Incarnazione di nuovo! Perché dallo stato incarnato è più facile spiegare alla gente la Verità.

Ma, incarnandosi qualcuno… durante i molti anni dell’infanzia terrestre dimentica Dio e il motivo per il quale è venuto nel corpo terreno… Perché la dimenticanza del passato è una delle caratteristiche della memoria… E loro, se non capitano sulla Terra in un ambiente religioso sano, vivono… come atei. E a volte commettono degli atti molto lontani dalla natura Divina. Il miglior esempio è Alexander Pushkin…

Loro hanno dimenticato Dio, hanno dimenticato la possibilità di comunicare con Lui, di immergersi in Lui con la Coscienza, lasciando il corpo… Loro non aspettano da Lui né consigli né le istruzioni su come comportarsi…

Ma Dio non dimentica Loro, e Li dirige quando questo è necessario. I Suoi Pensieri, Essi li possono percepire come Propri o li chiamano «illuminazioni», «manifestazioni d’intuizione». Proprio in questo modo tali Persone portano alla gente incarnata le importanti scoperte scientifiche, creano le opere d'arte brillanti. Li chiamano Geni.

Ma gli altri, che hanno Raggiunto, ricordano Dio e comunicano con Lui. Loro sono Profeti. Tuttavia, i loro contatti con Dio non sono costanti, i Profeti fanno anche una vita isolata dal Primordiale.

Esiste ancora un livello più alto, il livello superiore della Perfezione. Coloro che ne fanno parte si chiamano Avatar. Loro vivono in una continua Unione con il Creatore. [10]

Che cosa è necessario per vivere su questo livello superiore di esistenza? Per arrivare a questo bisogna completamente fare «sciogliere» il proprio Jiva (la parte della Consapevolezza collegata al corpo durante l'incarnazione, su questo guardare [14]), sostituendola con il buddhi che è unito al Creatore. Praticamente questo si raggiunge, soprattutto, «bruciando» il corpo e il jiva con il Fuoco Divino, in Cui è necessario imparare a trasformarsi [14].

Ma per realizzare questo, non è sufficiente il desiderio e la conoscenza di questa possibilità. Bisogna anche avere il buddhi sufficientemente potente.

Però se tale problema è stato risolto, allora il corpo materiale con tutte le sue funzioni e le capacità adesso sono gestite direttamente dall'Oceano della Consapevolezza Primordiale. L’individualità è assente. Esiste solo la Reale, Raffinata, Infinita Trasparenza del Creatore… Il corpo adesso è possibile spostarlo da un posto all'altro, smaterializzarsi, materializzarsi di nuovo là dove questo è necessario… [10].

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